La
regione di Huehuetenango si estende per 7403 chilometri quadrati, ai
piedi della catena montuosa dei Cuchumatanes nella parte nord
occidentale del Guatemala, al confine con il Messico, ed ha
un'altitudine che varia dagli 850 ai 3700 metri, dando vita ad un
infinito numero di ecosistemi diversi. L'altitudine e il clima
rendono quest'area una delle migliori al mondo per coltivare il
caffè.
Il
caffè arrivò in Guatemala nel XVIII secolo e da quel momento è
sempre stato la principale fonte di guadagno della popolazione
locale, infatti nel dipartimento di Huehuetenango si può dire che
sia una monocoltura. Ogni caficoltore possiede un piccolo
appezzamento di terreno con una redditività altalenante; nessuno
possiede le conoscenze tecniche per produrre e trasformare il caffè,
ma nonostante questo qui si produce un Coffea
Arabica di ottima
qualità e con caratteristiche organolettiche uniche, anche se la
varietà di ecosistemi della regione favorisce lo sviluppo di molti
cru diversi (analizzati singolarmente da una squadra di esperti prima
della nascita del Presidio). Le ciliegie di caffè vengono raccolte
manualmente e riposte nelle ceste di vimini che i caficoltori portano
legate in vita; i chicchi vengono separati artigianalmente dalle
bacche attraverso un processo di fermentazione che inizia circa
quattro ore dopo la raccolta e dura dalle 24 alle 26 ore; dopo la
fase di spolpatura i chicchi vengono messi ad essiccare al sole per
tre giorni durante i quali sono continuamente rivoltati con un
rastrello.
Gli
abitanti della regione sono perlopiù indigeni Mam (Huehuetenango è
l'antica capitale del regno Mam), Akateco, Jacalteco, Chuj, Kanjobal
e discendenti dei Maya; persone reduci da una guerra civile durata
più di trentacinque anni che ha distrutto il territorio, soprattutto
dopo l'introduzione della tecnica della “terra bruciata” che
prevedeva la distruzione di interi villaggi sospettati di appoggiare
guerriglieri anti-governativi e l'uccisione arbitraria e
indiscriminata di donne, bambini e anziani che venivano gettati in
fosse comuni e bruciati.
Senza
l'intervento di Slow Food i piccoli produttori non riuscivano ad
entrare sul mercato, se non vendendo ai coyotes locali, il che significava vendere il prodotto (ancora sottoforma di
ciliegie sulla pianta) ad un prezzo irrisorio creando un guadagno
solo per gli intermediari.
È
proprio per questo motivo che Slow Food opera nella regione di
Huehuetenango dal 2002 per dar vita ad una produzione e un mercato
solidi e giusti, che possano ricompensare anche i produttori più
piccoli per il loro lavoro. Dopo pochissimo tempo infatti nasce il
Presidio del Caffè delle Terre Alte di Huehuetenango, che innesca un
processo irreversibile di miglioramento sia della qualità del
prodotto, sia dello stile di vita delle popolazioni del dipartimento.
Grazie ad un disciplinare di produzione che regola le fasi di
raccolta e di essiccazione e vincola i produttori alla tutela del
loro territorio; che crea legami solidi tra i vari produttori e
fortifica quelli già esistenti nelle cooperative che operano sul
territorio; che prevede corsi di formazione per i produttori e le
loro famiglie; che stimola la creazione di un consorzio per
commercializzare il prodotto finito, gli stessi indigeni hanno
sottolineato come in pochi anni le loro condizioni di vita siano
cambiate in meglio. Il miglioramento è stato tale che oggi il caffè
di Huehuetenango è uno dei più venduti a livello mondiale e il
consorzio che si occupa della commercializzazione del prodotto è
presente su tutti i mercati del globo, inoltre i piccoli produttori
che una volta soffrivano a causa dell'analfabetismo e dell'ignoranza
si sono trasformati in individui coscienti del loro operato che
vogliono tramandare il loro sapere alle generazioni future.
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